Giovani e formazione in tempo di pandemia: l’indagine

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La pandemia da Covid-19 sta rallentando i piani formativi dei giovani. La necessità di avere accesso a validi percorsi di formazione professionalizzante è ancora molto sentita, allo stesso tempo però l’incertezza sulle opportunità offerte è aumentata notevolmente rispetto agli anni precedenti. E le contromisure messe in campo dalla politica non sembrano sufficienti.

Sono questi i risultati di un’indagine condotta in Germania, nei mesi di febbraio e marzo 2021, da Bertelsmann Stiftung, una fondazione indipendente di diritto privato, sul rapporto tra giovani e formazione in tempo di pandemia.

Cosa si aspettano i giovani dal mondo della formazione professionalizzante? I risultati attesi dall’indagine sono stati confermati, ma ci sono state anche diverse sorprese. Un dato che salta all’occhio, per esempio, è il modo in cui il livello di istruzione influenzi la valutazione dell’offerta. Fra i parametri di scelta che sembrano pesare maggiormente, poi, ci sono gli strumenti a supporto del futuro apprendistato. Rispetto alle rilevazioni degli anni precedenti, il tema nuovo è l’orientamento professionale. In che misura le varie tipologie di scuola danno informazioni ai futuri apprendisti? Quale ruolo svolgono i genitori? E cos’è cambiato col Covid?

La ricerca di Bertelsmann Stiftung rileva che oggi un aspirante apprendista si trova di fronte a una situazione molto più difficile rispetto a chi intende proseguire gli studi. L’indagine prova a dare dei suggerimenti su cosa si può fare affinché tutti abbiano un’opportunità di formazione, e su come il mondo del lavoro, a sua volta, possa reperire i lavoratori qualificati di cui ha bisogno.

I risultati dell’indagine (in lingua tedesca) sono scaricabili qui.