Promozione dell’apprendistato nel territorio metropolitano di Roma - Incontro con la CNA

meeting with CNA

Il 3 novembre scorso Città metropolitana di Roma ha incontrato la CNA – Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa. All’ordine del giorno la promozione dell’apprendistato nel territorio metropolitano di Roma, tema al centro del progetto Sì,vale – sistemi integrati per l’apprendistato, che l’ente metropolitano porta avanti dal 2017.

Ad aprire il dibattito Città metropolitana, che ha posto l’accento sulla necessità di avviare un percorso locale sperimentale per valorizzare al meglio gli apprendistati e le richieste delle imprese. Da scardinare c’è quella visione dell’apprendistato ancora troppo legata a un modello tradizionale, che si scontra poi invece con la realtà di grandi aziende che ricorrono all’apprendistato professionalizzante per l’assunzione di laureati e profili alti.

Secondo Luca Barrera della CNA di Roma, per quanto riguarda le attività artigianali, si registra un calo significativo di appetibilità dell’apprendistato. “La burocrazia lo ha reso  più un pensiero che un’opportunità per i datori di lavoro. Ad oggi è percepito come l’ennesimo aggravio burocratico e considerato uno strumento per formare una persona che poi però andrà a lavorare altrove. C’è quindi minore dimestichezza, anche perché nel frattempo si sono creati percorsi alternativi”.

Giordano Rapaccioni, Relazioni sindacali della CNA, facendo un confronto tra passato e presente nell’uso dell’apprendistato da parte delle imprese artigianali, ha sottolineato come la CNA abbia sempre caldeggiato una sua rivisitazione, soprattutto per gli oneri formativi a carico del datore di lavoro. “La riforma 167 del 2011 ha spostato la formazione all’interno delle azienda, riducendo notevolmente quella esterna, e questo ha comportato una forte spinta all’uso dell’apprendistato”.

E quella libertà di assegnare alle imprese una parte di formazione, ha sottolineato anche Città metropolitana, è proprio l’aspetto innovativo del sistema duale. Diventa essenziale, a questo punto, il dialogo tra enti e mondo del lavoro, considerando anche il fatto che ci sono professionalità - come quelle che hanno a che fare con la cura della persona - considerate obsolete, mentre andrebbero supportate e aggiornate con progetti formativi e di crescita.

Con uno sguardo sull’immediato futuro, Rapaccioni ha poi introdotto il tema del mismatching tra domanda e offerta. “Visto che la priorità sarà la transizione energetica, ecologica e digitale, andremo incontro a un periodo in cui saranno richieste figure specialistiche, per esempio nella filiera dell’edilizia e dell’impiantistica”. 
E la soluzione per risolvere il mismatching potrebbe essere proprio l’apprendistato.